Parsi

Parsi, scritto anche Parsee, membro di un gruppo di seguaci in India del profeta iraniano Zoroastro (o Zarathustra). I Parsi, il cui nome significa “Persiani”, discendono dagli zoroastriani persiani che emigrarono in India per evitare la persecuzione religiosa da parte dei musulmani. Vivono principalmente a Mumbai e in alcune città e villaggi soprattutto a nord di Mumbai, ma anche a Karachi (Pakistan) e Bengaluru (Karnataka, India). Anche se non sono, strettamente parlando, una casta, poiché non sono indù, formano una comunità ben definita.

Leggi di più su questo argomento
Zoroastrismo: I Parsi in India
A partire dal X secolo, gruppi di zoroastriani emigrarono in India, dove trovarono asilo nel Gujarat. Il loro legame con il loro…

La data esatta della migrazione Parsi è sconosciuta. Secondo la tradizione, i Parsi si stabilirono inizialmente a Hormuz sul Golfo Persico, ma trovandosi ancora perseguitati salparono per l’India, arrivando nell’VIII secolo. In realtà la migrazione potrebbe essere avvenuta già nel X secolo, o in entrambi. Si stabilirono dapprima a Diu nel Kāthiāwār, ma presto si trasferirono a Gujarāt, dove rimasero per circa 800 anni come una piccola comunità agricola.

Con l’istituzione delle stazioni commerciali britanniche a Surat e altrove all’inizio del XVII secolo, le circostanze dei Parsi cambiarono radicalmente, perché erano in qualche modo più ricettivi all’influenza europea rispetto agli indù o ai musulmani e svilupparono un’attitudine al commercio. Bombay passò sotto il controllo della Compagnia delle Indie Orientali nel 1668 e, poiché la completa tolleranza religiosa fu decretata poco dopo, i Parsi del Gujarāt cominciarono a stabilirvisi. L’espansione della città nel XVIII secolo si deve in gran parte alla loro industria e abilità come commercianti. Nel XIX secolo erano chiaramente una comunità ricca, e dal 1850 circa in poi ebbero un notevole successo nelle industrie pesanti, in particolare quelle legate alle ferrovie e alle costruzioni navali.

I contatti dei Parsi con i loro compatrioti sembrano essere stati quasi completamente interrotti fino alla fine del XV secolo, quando, nel 1477, essi inviarono una missione ufficiale agli zoroastriani rimasti in Iran, una piccola setta chiamata Gabar dai signori musulmani. Fino al 1768 si scambiarono lettere su questioni rituali e legali; 17 di queste lettere (Rivayat) sono sopravvissute. Come risultato di queste deliberazioni, in cui le tradizioni dei Parsi erano in conflitto con le tradizioni più pure dei Gabar, i Parsi, nel XVIII secolo, si divisero in due sette su questioni di rito e di calendario. Vedi anche Zoroastrismo.

Ottieni un abbonamento Britannica Premium e accedi a contenuti esclusivi. Abbonati ora

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.