William Rufus de Vane King, (nato il 7 aprile 1786, Sampson County, N.C., Stati Uniti – morto il 18 aprile 1853, Cahaba, Ala.), 13° vicepresidente degli Stati Uniti (1853) nell’amministrazione democratica di Franklin Pierce. Sebbene sia stato eletto e abbia prestato giuramento come vicepresidente, non visse per svolgere nessuno dei doveri ufficiali di quella carica.
Dopo essersi laureato all’Università della Carolina del Nord (Chapel Hill) nel 1803, King studiò legge e fu ammesso alla professione di avvocato nel 1806. Si dedicò quasi immediatamente alla politica, servendo nella legislatura statale e poi nella Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. Alla Camera faceva parte della fazione War Hawk.
King si dimise dalla Camera nel 1816 per servire come segretario di legazione di William Pinkney, il ministro plenipotenziario degli Stati Uniti in Russia. Quando King tornò nel 1818, si trasferì in Alabama. Di nuovo entrò in politica, servendo nella prima convenzione costituzionale dell’Alabama e poi diventando uno dei primi senatori degli Stati Uniti. Nel 1836-41 fu presidente pro tempore del Senato, e rimase senatore fino al 1844.
Nell’aprile di quell’anno, il presidente John Tyler nominò King ministro degli Stati Uniti in Francia. La sua missione era quella di impedire alla Francia di interferire con l’annessione del Texas dal Messico. La Francia non interferì e nel 1846 King tornò negli Stati Uniti. Si candidò ancora una volta al Senato, ma fu sconfitto. Nominato nel 1848 per riempire un mandato in sospeso al Senato, rimase in carica fino al 1852.
Al congresso del Partito Democratico di quell’anno, King fu il beneficiario della vittoria di Franklin Pierce su James Buchanan per la nomination presidenziale. A King, un sostenitore di Buchanan, fu offerta la nomination vice-presidenziale nel tentativo di placare i sostenitori di Buchanan. Il ticket Pierce-King vinse le elezioni, ma King era troppo malato di tubercolosi per partecipare all’inaugurazione nel marzo 1853. Prestando giuramento a Cuba, dove si era recato in cerca di una cura, King divenne l’unico vicepresidente a prestare giuramento in terra straniera. Tornò in Alabama poche settimane dopo, determinato ad assumere le sue responsabilità, ma morì il giorno dopo aver raggiunto la sua piantagione.