Uomo di mare portoghese, (genere Physalia), uno qualsiasi dei vari animali marini simili a gelatine dell’ordine Siphonophora (classe Hydrozoa, phylum Cnidaria) noti per i loro corpi coloniali, l’abitudine di galleggiare e il potente pungiglione. L’uomo di mare è uno dei sifonofori più conosciuti.
L’uomo di mare, anche se si trova nei mari caldi di tutto il mondo, si verifica più comunemente nella corrente del Golfo dell’Oceano Atlantico settentrionale e nelle regioni tropicali e subtropicali degli oceani Indiano e Pacifico; a volte si trova a galleggiare in gruppi di migliaia. Physalia physalis è l’unica specie ampiamente distribuita. P. utriculus, comunemente noto come moscone, si trova negli oceani Pacifico e Indiano.
Il corpo consiste in un galleggiante riempito di gas, simile a una vescica, che può essere lungo da 9 a 30 cm (da 3 a 12 pollici) e può estendersi 15 cm (6 pollici) sopra l’acqua. È una struttura traslucida colorata di rosa, blu o viola. Sotto il galleggiante ci sono gruppi di polipi, da cui pendono tentacoli lunghi fino a 50 metri (circa 165 piedi). I polipi sono di tre tipi: dattilozooide, gonozooide e gastrozooide, che si occupano, rispettivamente, di catturare le prede, di riprodursi e di nutrirsi.
L’animale si muove per mezzo della sua cresta, che funziona come una vela. Le abitudini riproduttive dei Physalia non sono completamente comprese.
I tentacoli dei dactylozooidi portano nematocisti, strutture urticanti, che paralizzano piccoli pesci e altre prede. I gastrozooidi si attaccano poi alla vittima immobilizzata, si spargono su di essa e la digeriscono. L’uomo di mare portoghese, a sua volta, viene mangiato da altri animali, tra cui la tartaruga loggerhead (Caretta caretta). Il pesce Nomeus gronovii, lungo circa 8 cm, vive tra i tentacoli di Physalia ed è quasi immune al veleno delle cellule urticanti. Nomeus si nutre dei tentacoli, che si rigenerano costantemente; a volte il pesce viene mangiato da Physalia.
La puntura di Physalia è molto dolorosa per gli esseri umani e può causare gravi effetti, tra cui febbre, shock e interferenze con l’azione di cuore e polmoni.