U.S. Forest Service

Lewisia rediviva range map. USDA PLANTS Database.

I fiori di Bitterroot sono abbastanza sorprendenti contro la ghiaia. Foto di Andrew Kratz.

Habitat di arbusti di savana per il bitterroot nel Wyoming. Foto di Andrew Kratz.

Fiori di bitterroot sparsi tra i sagebrush. Foto di Andrew Kratz.

Bitterroot (Lewisia rediviva)

Di Andrew Kratz, USDA Forest Service

Bitterroot è diffuso negli Stati Uniti occidentali, da Washington e California verso est al Montana (dove è il fiore di stato), Colorado e Arizona. Questa pianta perenne effimera cresce su terreni ghiaiosi ben drenati in arbusteti secchi, spesso dominati da cespugli di salvia, ma anche in boschi di piñon-juniper, boschi di querce e pini ponderosi o foreste di Douglas-fir. Si può trovare ad altitudini da 2.500 piedi in California a oltre 10.000 piedi nello Utah. All’inizio della primavera, le foglie succulente, simili a dita, si allungano. Più tardi, normalmente dopo che le foglie sono appassite, emergono i fiori dal rosa intenso al rosa (o a volte bianco) per presentare uno spettacolo sorprendente: bellissimi fiori selvatici sparsi su ciò che altrimenti può sembrare ghiaia nuda, come se fossero stati lasciati cadere sul terreno. I fiori sono larghi fino a 2 pollici.

Bitterroot è una pianta culturalmente significativa per diverse tribù di nativi americani dell’ovest (Flathead, Kutenai, Nez Perce, Paiute, Shoshoni e altri). Tradizionalmente, le radici venivano raccolte, essiccate per essere conservate e utilizzate per il cibo o il commercio. La radice è amara, quindi veniva cucinata e spesso mescolata con carne o bacche.

Meriwether Lewis raccolse per la prima volta la specie per la scienza occidentale nel luglio del 1806, in quella che ora è chiamata la Bitterroot Valley nel Montana. George Drouillard, un cacciatore e interprete della spedizione di Lewis & Clark, aveva portato la pianta alla sua attenzione l’autunno precedente dopo che Drouillard aveva avuto uno scontro con alcuni Shoshone che lo avevano lasciato in possesso di alcuni dei loro averi. I sacchi intrecciati includevano radici essiccate di tre specie, una delle quali venne chiamata racine amer dai trapper francesi, che significa “radice amara”. Lewis raccolse piante intere vicino al Travelers’ Rest Creek, e le diede a Frederick Pursh dopo essere tornato a Filadelfia. Pursh descrisse un nuovo genere e lo chiamò Lewisii in onore di Lewis. La specie fu chiamata rediviva dalla parola latina che significa “rinascita da uno stato secco” riferendosi alla capacità della pianta di crescere di nuovo dopo essere stata scavata, essiccata intera e conservata per mesi, cosa che l’esemplare presentato a Pursh in effetti fece, con grande stupore di quelli dell’Accademia delle Scienze Naturali di Filadelfia!

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