Ruolo del ricircolo enteroepatico nella disposizione dei farmaci: cooperazione e complicazioni

Abstract

Il ricircolo enteroepatico (EHC) riguarda molti processi fisiologici e in particolare influenza i parametri farmacocinetici come l’emivita plasmatica e l’AUC nonché le stime della biodisponibilità dei farmaci. Inoltre, l’EHC gioca un ruolo dannoso quando i composti/farmaci possono essere riciclati. Una comprensione approfondita di questo fenomeno e delle sue conseguenze sugli effetti farmacologici dei farmaci interessati è importante e decisiva nella progettazione e nello sviluppo di nuovi farmaci candidati. L’EHC di un composto/farmaco avviene per escrezione biliare e riassorbimento intestinale, a volte con coniugazione epatica e deconiugazione intestinale. L’EHC porta a un’emivita di eliminazione prolungata dei farmaci, a un’alterazione della farmacocinetica e della farmacodinamica. Lo studio dell’EHC di qualsiasi farmaco è complicato a causa della non disponibilità del modello appropriato, delle procedure sofisticate e delle preoccupazioni etiche. Sono stati ideati diversi metodi in vitro e in vivo per studi in animali da esperimento e nell’uomo, ognuno dei quali ha i suoi meriti e demeriti. Il coinvolgimento dei diversi trasportatori nell’escrezione biliare, le variabili intra e interspecie, patologiche e biochimiche oscurano lo studio del fenomeno. La modellazione dei farmaci sottoposti a EHC è sempre stata intricata e sono stati sfruttati modelli esigenti per interpretare i profili farmacocinetici dei farmaci che assistono a picchi multipli dovuti a EHC. Qui, valutiamo criticamente i meccanismi di formazione della bile, i fattori che influenzano l’eliminazione biliare dei farmaci, i metodi per stimare l’escrezione biliare dei farmaci, l’EHC, il fenomeno dei picchi multipli e la sua modellizzazione.

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