Ripercorrendo il momento in cui Jimmy Page e Robert Plant riunirono i Led Zeppelin a Marrakech, 1994

L’anno 1994 avrebbe segnato la prima volta in cui Robert Plant e Jimmy Page si sarebbero riuniti in un nuovo progetto musicale insieme dopo la scissione dei Led Zeppelin che, naturalmente, fu innescata dalla morte di John Bonham 14 anni prima. Il duo si diresse a Marrakech per una performance speciale come parte di MTV’s Unplugged che ribattezzarono appropriatamente Unledded.

Il Marocco era un luogo di significativa importanza sia per Plant che per Page, in quanto fu il luogo di nascita della meravigliosa hit dei Led Zeppelin ‘Kashmir’, una canzone che fu ispirata da un viaggio in macchina che il gruppo intraprese attraverso il paese e il brano fu inizialmente intitolato ‘Driving to Kashmir’.

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In un’intervista del 2010 a MOJO, l’ex frontman dei Led Zep parlò dell’origine del classico: “‘Kashmir’ venne da un viaggio che io e Jimmy facemmo lungo la costa atlantica del Marocco, da Agadir a Sidi Ifni. Eravamo proprio come gli altri hippy, in realtà.”

La reunion fu controversa perché i due fondatori dei Led Zeppelin decisero di lasciare fuori John Paul Jones, un piano che sperava di indirizzare il progetto verso un’entità diversa. La decisione, ovviamente, non andò giù a Jones. Durante l’induzione dei Led Zeppelin alla Rock and Roll Hall of Fame nel 1995, egli lo rese chiaro in abbondanza e causò un momento gravemente imbarazzante quando la spaccatura interna della band divenne evidente per il mondo intero. Jones, chiaramente ancora amareggiato per la situazione, non ha potuto fare a meno di scherzare mentre accettava il suo premio, dicendo: “Grazie, amici miei, per esservi finalmente ricordati il mio numero di telefono”

L’album e il DVD che derivano da queste sessioni di Marrakech da cui Jones è stato esiliato vedono Plant e Page eseguire un mix di canzoni degli Zeppelin che reimmaginano con l’assistenza di un cast egiziano. Per aggiungere un altro giro unico al materiale, il duo reclutò anche un cantante indiano e la London Metropolitan Orchestra. Oltre a questo, la coppia ha registrato un trio di nuove canzoni con musicisti locali nella capitale marocchina.

Queste performance hanno visto i titani del rock unire le forze con i musicisti tradizionali della minoranza Gnawa, i cui antenati subsahariani erano una tribù oppressa di persone che furono portate in Marocco molti secoli fa come schiavi.

“Non avevamo mai incontrato i Gnawa quando siamo andati lì”, ha detto Plant in un’intervista del 1994, “ma erano molto pazienti, e sorridere è una grande moneta.” La musica Gnawa è tradizionalmente eseguita per la preghiera e la guarigione e si differenzia da altre musiche nordafricane. “Suonano un tipo di musica che è molto più simile alla musica del Delta del Mississippi che alla musica araba”, avrebbe detto Plant in un’altra conversazione. “Il risultato del desiderio di Page e Plant di collaborare con i musicisti Gnawa ha portato a tre splendide canzoni. Le registrazioni mostrano la loro versatilità e aiutano a spiegare, in parte, perché volevano che questo progetto fosse un’entità a sé stante senza includere Jones.

Ascolta ‘City Don’t Cry’, ‘The Truth Explodes (Yallah)’ e ‘Wah Wah’, qui sotto.

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