Gli anticoagulanti orali diretti (DOACs) forniscono una serie di vantaggi clinici rispetto agli antagonisti della vitamina K per il trattamento del tromboembolismo, compresa una migliore efficacia e sicurezza, così come nessuna necessità di monitoraggio regolare dell’effetto anticoagulante. Tuttavia, come con tutti gli anticoagulanti, possono verificarsi complicazioni emorragiche, e l’inversione dell’anticoagulante può essere richiesta in specifiche situazioni cliniche, come nei pazienti che subiscono emorragie spontanee o traumatiche, o nei pazienti anticoagulati che richiedono un intervento chirurgico di emergenza o altre procedure invasive. Pertanto, sono in fase di sviluppo diversi agenti inibitori per i DOAC. Questo include l’agente invertitore specifico idarucizumab, che è stato approvato dalla U.S. Food and Drug Administration e dalla European Medicines Agency per l’uso in pazienti trattati con dabigatran quando è necessaria un’inversione urgente dei suoi effetti anticoagulanti. Idarucizumab è un frammento di anticorpo monoclonale umanizzato che si lega con alta affinità al dabigatran libero e legato alla trombina, creando un complesso idarucizumab-dabigatran legato in modo quasi irreversibile e neutralizzando così l’attività anticoagulante del dabigatran. L’inversione degli effetti anticoagulanti di dabigatran da parte di idarucizumab è stata dimostrata in modelli di sanguinamento animale, in volontari sani con una gamma di età e funzioni renali, e in pazienti anticoagulati. Negli studi di fase 1, a dosi di 2 g o superiori, idarucizumab ha prodotto un’inversione immediata e completa degli effetti anticoagulanti di dabigatran ed è stato ben tollerato. In assenza di dabigatran, idarucizumab non ha mostrato alcun effetto sui parametri di coagulazione o sulla formazione di trombina. Questi risultati forniscono la prova iniziale che idarucizumab potrebbe fornire un mezzo sicuro ed efficace per invertire l’attività anticoagulante in pazienti trattati con dabigatran che necessitano di un intervento chirurgico di emergenza o in situazioni di sanguinamento di emergenza.