Cos’è un reostato?
Un reostato è un resistore variabile che viene usato per controllare la corrente. Sono in grado di variare la resistenza in un circuito senza interruzione. La costruzione è molto simile a quella di un potenziometro. Utilizza solo due connessioni, anche quando sono presenti 3 terminali (come in un potenziometro). La prima connessione è fatta a un’estremità dell’elemento resistivo e l’altra connessione al wiper (contatto scorrevole). A differenza dei potenziometri, i reostati devono portare una corrente significativa. Perciò sono per lo più costruiti come resistenze a filo avvolto. Il filo resistivo è avvolto intorno a un nucleo ceramico isolante e il wiper scorre sopra gli avvolgimenti.
I reostati sono stati spesso utilizzati come dispositivi di controllo della potenza, ad esempio per controllare l’intensità della luce (dimmer), la velocità dei motori, riscaldatori e forni. Oggi non sono più utilizzati per questa funzione. Ciò è dovuto alla loro efficienza relativamente bassa. Nelle applicazioni di controllo della potenza sono sostituite dall’elettronica di commutazione. Come resistenza variabile sono spesso utilizzati per la sintonizzazione e la calibrazione nei circuiti. In questi casi sono regolati solo durante la fabbricazione o la messa a punto del circuito (resistenza preimpostata). In questi casi si usano spesso i trimpot, cablati come un reostato. Ma esistono anche resistenze dedicate a 2 terminali di preset.
Definizione di reostato
Un reostato è una resistenza variabile che viene utilizzata per controllare la corrente che scorre in un circuito.
Tipi di reostato
Esistono diversi tipi di reostato. Il tipo rotativo è il più usato nelle applicazioni di controllo della potenza. Il più delle volte questi reostati usano una costruzione aperta, ma sono disponibili anche tipi chiusi. Proprio come con i potenziometri, sono disponibili anche tipi multi-gang. Sono usati per controllare più applicazioni in parallelo o per aumentare la potenza nominale o la gamma di regolazione. Opzionalmente i reostati possono essere dotati di un arresto meccanico per limitare la resistenza minima o massima. Per applicazioni speciali possono anche essere costruiti con avvolgimenti conici.
Sono disponibili anche reostati a slitta, spesso utilizzati per l’istruzione e in ambienti di laboratorio. I tipi lineari o a scorrimento sono costruiti con filo resistivo avvolto su un cilindro isolante. Un contatto scorrevole viene utilizzato per aumentare o diminuire la resistenza.
I reostati utilizzati come resistenza variabile sono molto comuni sui circuiti stampati. Mentre esistono resistenze preimpostate dedicate con 2 terminali, il potenziometro trimmer a 3 terminali è più comune e spesso utilizzato cablandolo come un reostato.
Reostato rotante | Reostato lineare | Resistenza di preset |
Come collegare un potenziometro come reostato?
Qualunque potenziometro a 3 terminali può essere cablato come un reostato collegando un’estremità della traccia resistiva e il wiper. È meglio collegare il wiper insieme all’altra estremità della traccia resistiva. In questo modo si evita l’interruzione del circuito nel caso in cui il wiper perda la connessione con la pista resistiva e si riduce il rumore durante la regolazione.
Potenziometro cablato come una resistenza variabile
Simboli del reostato
I seguenti simboli sono utilizzati secondo lo standard IEC.
Simbolo del reostato standard IEC | Simbolo della resistenza di preset standard IEC |