Poesia e poetica americana

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“Hope” è la cosa con le piume –
Che si appollaia nell’anima –
E canta la melodia senza le parole –
E non si ferma mai – a tutti –

E più dolce – nella burrasca – si sente –
E dolorosa deve essere la tempesta –
Che potrebbe abbattere l’uccellino
Che ha tenuto caldi tanti –

L’ho sentito nella terra più fredda –
E sul mare più strano –
Ma – mai – nell’estremo,
Ha chiesto una briciola – di me.

*

Questa poesia fu scritta nel 1861 circa. Sono stati scritti solo due manoscritti, tuttavia, e uno è andato perduto. Il manoscritto sopravvissuto può essere trovato presso gli archivi di Emily Dickinson. Quello che si sa del manoscritto perduto è che fu inviato ai suoi cugini Louise e Francis Norcross intorno al 1862.

La poesia usa un uccello come metafora della speranza. Lei nota che la speranza è un sentimento che “si appollaia” sull’anima ed è sempre lì. La speranza non è qualcosa che deve essere espresso per avere un significato. Anche se la speranza è paragonata a qualcosa che ha le piume, Dickinson non dice specificamente che è un uccello. Mentre usa le parole “uccellino”, questo è un riferimento a una tempesta che ferisce un uccello. Tuttavia, usa termini come “piume, posatoi e canti”, il che suggerisce che Dickinson sta parlando di un uccello. Un altro pezzo interessante della poesia si trova nell’ultima strofa, dove Dickinson descrive che la speranza è presente anche nelle condizioni peggiori. Finisce la poesia affermando un “esso” che non le chiede nulla. Non specifica cosa significhi questo “esso” ma, nel contesto della poesia, potrebbe essere la “speranza”. La poesia termina dicendo che l'”esso” non le chiede nulla.

Un articolo del diciannovesimo secolo del Tribune menziona che rispetto ad altre poesie che lei ha scritto, “Hope” mostra la natura illusoria dello spirito. Dice anche che la vaghezza e “la musica che ha segnato i primi sforzi” (Duchac), ricordano le poesie scritte prima. In un altro testo, si fa riferimento a come insegnare il poema a scuola così come a opere che offrono la cementazione su diverse tecniche nel poema.

Il poema è memorabile per la metafora della “speranza” essendo qualcosa che può volare. Si riferisce al fatto che è qualcosa all’interno del corpo e che prende il volo quando viene riconosciuto. Prende il sentimento e l’idea della speranza e la trasforma in qualcosa di più tangibile. Usando le immagini, Dickinson cattura i sentimenti che possono essere difficili da descrivere e li collega ad attributi che sono compresi. La sua poesia racconta quanto sia forte la speranza e quanto sia difficile da spezzare.

Bibliografia e ulteriori letture “‘Hope’ Is the Thing with Feathers,” The Poems of Emily Dickinson: an Annotated Guide to Commentary Published in English, 1890-1977, di Joseph Duchac (1979); “Reviews and Notices,” Emily Dickinson’s Reception in the 1890s: a Documentary History, di Willis J. Buckingham (1989); “Hope Is the Thing with Feathers.” Emily Dickinson Archive

Credits Composto da Asia Hill, autunno 2018.

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