Le basi di un generico sistema educativo primario prussiano furono poste da Federico il Grande con il suo Generallandschulreglement, un decreto del 1763, redatto da Johann Julius Hecker. Hecker aveva già prima (nel 1748) fondato il primo seminario per insegnanti in Prussia. Il suo concetto di fornire agli insegnanti i mezzi per coltivare i gelsi per la seta fatta in casa, che era uno dei progetti preferiti di Federico, trovò il favore del re. Ampliò notevolmente il sistema scolastico esistente e richiese che tutti i giovani cittadini, sia ragazze che ragazzi, fossero istruiti da scuole finanziate principalmente dal comune dall’età di 5 anni fino a 13 o 14. La Prussia fu tra i primi paesi al mondo a introdurre l’istruzione primaria finanziata dalle tasse e generalmente obbligatoria. In confronto, in Francia e Gran Bretagna, la scuola obbligatoria non fu promulgata con successo fino al 1880.
Il sistema prussiano consisteva in un corso di otto anni di istruzione primaria, chiamato Volksschule. Esso forniva non solo le competenze tecniche di base necessarie in un mondo in via di modernizzazione (come leggere e scrivere), ma anche la musica (canto) e l’educazione religiosa (cristiana) in stretta collaborazione con le chiese e cercava di imporre un rigido ethos di dovere, sobrietà e disciplina. La matematica e il calcolo non erano obbligatori all’inizio e la frequenza di tali corsi richiedeva un pagamento supplementare da parte dei genitori. Federico il Grande formalizzò anche ulteriori stadi educativi, la Realschule e come stadio più alto il gymnasium (scuola secondaria finanziata dallo stato), che serviva come scuola preparatoria all’università.
La costruzione delle scuole ricevette un certo sostegno statale, ma spesso furono costruite su iniziativa privata. Friedrich Eberhard von Rochow, un membro della nobiltà locale ed ex ufficiale di cavalleria a Reckahn, Brandeburgo, installò una tale scuola. Von Rochow collaborò con Heinrich Julius Bruns (1746-1794), un insegnante di talento di origini modeste. I due installarono una scuola modello per l’educazione rurale che attirò più di 1.200 notevoli visitatori tra il 1777 e il 1794.
Il sistema prussiano, dopo i suoi modesti inizi, riuscì a raggiungere la frequenza obbligatoria, la formazione specifica per gli insegnanti, i test nazionali per tutti gli studenti (di entrambi i sessi), un curriculum nazionale prescritto per ogni grado e la scuola materna obbligatoria. La formazione degli insegnanti fu sempre più organizzata attraverso seminari privati. Hecker aveva già fondato nel 1748 il primo “Lehrerseminar”, ma la densità e l’impatto del sistema dei seminari migliorò significativamente fino alla fine del XVIII secolo. Nel 1810, la Prussia introdusse i requisiti di certificazione statale per gli insegnanti, che aumentarono significativamente lo standard dell’insegnamento. L’esame finale, Abitur, fu introdotto nel 1788, implementato in tutte le scuole secondarie prussiane dal 1812 ed esteso a tutta la Germania nel 1871. Il superamento dell’Abitur era un prerequisito per accedere alle professioni colte e ai livelli più alti del servizio civile. L’Abitur controllato dallo stato rimane in vigore nella Germania moderna.
Il sistema prussiano aveva raggiunto negli anni 1830 le seguenti caratteristiche:
Scuola primaria gratuita, almeno per i cittadini poveri
Insegnanti professionali formati in collegi specializzati
Salario di base per gli insegnanti e riconoscimento dell’insegnamento come professione
Un anno scolastico esteso per coinvolgere meglio i figli dei contadini
Finanziamenti per costruire scuole
Supervisione a livello nazionale e di classe per assicurare un’istruzione di qualità
Curriculum che inculca una forte identità nazionale, coinvolgimento di scienza e tecnologia
Istruzione laica (ma con la religione come argomento incluso nel curriculum)