Modelli e teorie del design didattico: Teoria della doppia codifica

La quintessenza della teoria della doppia codifica

Secondo la teoria della doppia codifica, l’elaborazione sia verbale che non verbale è essenziale per l’apprendimento. Essa stabilisce che ci sono due “sottosistemi cognitivi” che aiutano gli studenti ad elaborare le informazioni presentate dall’istruttore o attraverso il materiale didattico. Un sottosistema riguarda il modo in cui il cervello elabora eventi o scenari non verbali (codici analogici), mentre l’altro si occupa del linguaggio all’interno di un ambiente di apprendimento (codici simbolici):

  • I codici analogici sono utilizzati principalmente per memorizzare immagini mentali di oggetti che abbiamo visto.
    In altre parole, sono rappresentazioni mentali accurate delle immagini o degli oggetti che incontriamo ogni giorno. Per esempio, se vedete una foglia per terra o un diagramma di flusso in un libro di testo, la vostra mente memorizzerà queste immagini tramite codici analogici.
  • I codici simbolici sono immagini mentali di parole.
    Quando sentiamo una parola, la nostra mente la memorizza come rappresentazione mentale tramite codici simbolici. Per esempio, quando pensiamo alla parola “rosso”, non pensiamo automaticamente alle lettere che compongono la parola, ma al colore stesso. Questo ci permette anche di collegare alcune parole con significati non convenzionali. Per esempio, se stiamo cercando di capire un problema matematico, “y” rappresenta una variabile, mentre quando stiamo leggendo un romanzo “y” rappresenta una lettera dell’alfabeto.

In sostanza, tutte le informazioni che raccogliamo nel corso della nostra vita sono rappresentate da un contenuto sia visivo che verbale. Attraverso questi processi, non solo siamo in grado di imparare nuove informazioni, ma anche di espandere la nostra base di conoscenza già esistente. Secondo la teoria della doppia codifica, ci sono due diversi percorsi di informazione all’interno della mente dell’allievo. Quando acquisiamo nuove informazioni, il nostro cervello codifica il contenuto e poi determina dove e come queste informazioni saranno immagazzinate, in modo da potervi accedere in seguito, sulla base di questo sistema di codifica.

I 3 tipi di elaborazione mentale basati sulla Teoria della Doppia Codifica

Secondo la Teoria della Doppia Codifica, ci sono tre tipi distinti di elaborazione mentale che avvengono durante l’istruzione. Questi sono:

  1. Elaborazione rappresentazionale
    Si verifica quando le rappresentazioni verbali o non verbali sono attivate nella nostra mente durante il processo di apprendimento.
  2. Elaborazione referenziale
    Si verifica quando i nostri sistemi di elaborazione verbale sono attivati dai nostri sistemi di elaborazione non verbale (questo può avvenire anche al contrario).
  3. Elaborazione associativa
    Si verifica quando attiviamo immagini o simboli che sono contenuti nei sistemi di elaborazione verbale o non verbale all’interno del nostro cervello.

Applicazione della teoria della doppia codifica

La teoria della doppia codifica può essere applicata nella progettazione didattica dando agli istruttori uno sguardo in profondità su come il cervello acquisisce nuove informazioni. Se i progettisti didattici progettano lezioni che coinvolgono i due diversi tipi di codifica, fondamentalmente aumentano la probabilità che gli studenti conservino le informazioni, dato che la loro mente le memorizza come una rappresentazione di un’immagine mentale verbale e non verbale a cui si può accedere in un secondo momento.

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