Note e sinossi del programma
I quattro spettacoli On the Town, Wonderful Town, Candide e West Side Story mostrano una linea progressiva di integrazione stilistica nello sviluppo compositivo di Leonard Bernstein. Un’economia di mezzi musicali sempre più avanzata e un irrigidimento della struttura procedono da uno spettacolo all’altro. Era quasi prevedibile da questa tendenza che quando West Side Story arrivò a Broadway come una bomba, nel settembre 1957, sarebbe stato salutato come una pietra miliare del teatro americano. Fu infatti riconosciuto come un grande balzo verso un tipo originale di concezione teatrale. Bernstein aveva ipotizzato molto prima che una forma genuina e autoctona di teatro musicale americano sarebbe infine sorta da quella che è stata conosciuta come commedia musicale. Molti pensano che, in West Side Story, questa teoria cominciò ad essere attuata. Elementi della tradizione teatrale musicale europea e americana sono stati fusi in una forma d’arte originale che non è né opera né commedia musicale.
Dalla tradizione del Vecchio Mondo vennero complicati ensemble vocali, come il Quintetto nel primo atto: l’uso della musica per proiettare in avanti la linea della storia (come nel duetto A Boy Like That); il dispositivo drammatico dei leitmotiv – per esempio, quello associato alla realtà della violenza delle bande, come nel Prologo, o quello associato alla specie diametralmente deduttiva-induttiva dello sviluppo dei materiali musicali, basando gran parte della partitura di West Side Story sulle trasformazioni dell’intervallo tritono, o sviluppando immediatamente l’affermazione di apertura di qualsiasi canzone data con variazione melodica o ritmica.
Dal Nuovo Mondo arrivarono timbri e figurazioni idiomatiche jazz e latine (la maggior parte della musica da ballo); un cambiamento fluido e costante dalla parola alla musica e dalla scena alla scena, come il balletto di secondo atto che passa dal parlato accompagnato al canto, alla danza e di nuovo alla danza; e soprattutto, l’approccio cinetico al palcoscenico – la comunicazione attraverso la musica coreografica – delineato, in forma concentrata, da queste Danze Sinfoniche.
Perché queste danze vengono chiamate sinfoniche? Semplicemente perché la musica di danza, anche nel suo formato originale, è concepita sinfonicamente. Relativamente poche idee tematiche, combinate tra loro e metamorfosate in forme completamente nuove, sono tutto ciò che è necessario per soddisfare le diverse esigenze drammatiche. Questa è musica alle sue condizioni, musica che non deve dipendere da una conoscenza presupposta degli eventi che si svolgono sul palco.
Tuttavia, per coloro che sono interessati a sapere cosa traspare sul palco durante il corso delle danze, il seguente riassunto delinea le principali sezioni della musica (che è disposta in modo che una sezione fluisca nella successiva senza interruzioni):
Prologo (Allegro moderato)
La crescente rivalità tra due bande di adolescenti, i Jets e gli Sharks.
Da qualche parte (Adagio)
In un balletto da sogno, le due bande sono unite in amicizia.
Scherzo (Vivace e leggiero)
Nello stesso sogno, le bande si staccano dalle mura della città, ritrovandosi improvvisamente in un mondo giocoso di spazio, aria e sole.
Mambo (Meno Presto)
Di nuovo nel mondo reale, la danza competitiva in palestra tra le bande.
Cha-cha (Andantino con grazia)
Gli innamorati Tony e Maria si vedono per la prima volta; ballano insieme.
Scena d’incontro (Meno mosso)
La musica accompagna le loro prime parole.
Fuga fredda (Allegretto)
Un’elaborata sequenza di danza in cui Riff guida i Jets nell’imbrigliare la loro impetuosa ostilità, figurativamente “raffreddando i loro getti.”
Rumble (Molto allegro)
Battaglia clamorosa tra bande; i due capi banda, Riff e Bernardo, vengono uccisi.
Finale (Adagio)
I Have a Love di Maria si sviluppa in una processione, che ricorda la visione di Somewhere.
© Copyright 1993 by Jack Gottlieb
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Durante il Centenario di Leonard Bernstein, le Danze Sinfoniche da West Side Story sono state di gran lunga l’opera più eseguita. Secondo l’indagine statistica sulle performance del 2018 di Bachtrack.com, Leonard Bernstein è stato il terzo compositore più suonato dell’anno, insieme a Beethoven, Mozart, Bach e Brahms, prendendo un posto di primo piano tra i grandi perpetui. Bachtrack ha anche riferito che quattro delle cinque opere da concerto più suonate nel 2018 erano composizioni di Bernstein, con le Danze sinfoniche da West Side Story che tengono il posto numero 1.
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West Side Story, film con orchestra dal vivo