La legge di Sutton

La legge di Sutton afferma che quando si fa una diagnosi, si dovrebbe prima considerare l’ovvio. Suggerisce che si dovrebbero prima condurre quei test che potrebbero confermare (o escludere) la diagnosi più probabile. Viene insegnata nelle scuole di medicina per suggerire agli studenti di medicina che è meglio ordinare i test in quella sequenza che è più probabile che risulti in una diagnosi rapida, quindi in un trattamento, minimizzando i costi non necessari. Si applica anche in farmacologia, quando si sceglie un farmaco per trattare una specifica malattia si vuole che il farmaco raggiunga la malattia. È applicabile a qualsiasi processo di diagnosi, ad esempio il debug dei programmi informatici. La diagnosi assistita dal computer fornisce un approccio statistico e quantitativo.

Un’analisi più approfondita considererà il tasso di falsi positivi del test e la possibilità che una diagnosi meno probabile possa avere conseguenze più gravi. Un principio concorrente è l’idea di eseguire test semplici prima di test più complessi e costosi, passando da test al letto ai risultati del sangue e all’imaging semplice come l’ecografia e poi più complesso come la risonanza magnetica e poi l’imaging specialistico. La legge può anche essere applicata nel dare priorità ai test quando le risorse sono limitate, così un test per una condizione curabile dovrebbe essere eseguito prima di una condizione altrettanto probabile ma meno curabile.

La legge prende il nome dal rapinatore di banche Willie Sutton, che presumibilmente rispose alla domanda di un giornalista sul perché rapinava le banche dicendo “perché è lì che ci sono i soldi”. Nel libro di Sutton del 1976 Where the Money Was, Sutton nega di aver detto questo, ma aggiunge che “Se qualcuno me lo avesse chiesto, probabilmente lo avrei detto. È quello che direbbe quasi chiunque… non potrebbe essere più ovvio.”

Un’idea simile è contenuta nell’adagio del medico: “Quando senti gli zoccoli, pensa ai cavalli, non alle zebre.”

.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.