Donald Judd è stato un influente artista americano noto per le sue sculture su larga scala e disadorne. Considerato da molti come una figura importante dell’arte minimalista, Judd stesso in realtà sconfessò questa classificazione. I suoi mobili e le sue sculture esploravano le nature specifiche degli oggetti, la loro spazialità e la loro relazione con lo spettatore. “Un’opera può essere tanto potente quanto si può pensare che lo sia”, scrisse una volta l’artista. “Lo spazio reale è intrinsecamente più potente e specifico della pittura su una superficie piatta”. Nato il 3 giugno 1928 a Excelsior Springs, Missouri, l’artista e scrittore si trasferì a New York per conseguire una laurea in filosofia alla Columbia University mentre la sera frequentava la Art Students League. Come i suoi coetanei Tony Smith, Dan Flavin e Robert Morris, Judd considerò attentamente l’ambiente in cui le sue sculture venivano introdotte. L’artista morì il 12 febbraio 1994 a New York, NY all’età di 65 anni. Oltre alle sue due ex residenze di New York e Marfa, TX, che offrono esposizioni permanenti del suo lavoro, Judd è anche rappresentato nelle collezioni del Museum of Modern Art di New York, la National Gallery of Art di Washington, D.C., la Peggy Guggenheim Collection di Venezia e la Tate Gallery di Londra, tra le altre istituzioni.