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“Questo è un momento per noi di educare”, aggiunge. “Questo è il momento di abbracciare la cultura”. L’uscita e la promozione di Black Is King lo hanno portato al settimo cielo, dice. “Sto vivendo il mio scopo. Ho sempre voluto fare un film, e se dovevo fare un film, volevo fare un film con Beyoncé. È un film che ispira molte culture in tutto il mondo. E’ per tutti perché è così educativo”.”
Per quanto riguarda le trecce a cassetta lunghe come una cascata d’acqua, che sono rimaste a terra mentre Beyoncé stava in cima ad una scala durante la canzone “Water”? “Beyoncé ha avuto questa idea per molto tempo”, spiega Farinah. Con l’aiuto delle acconciatrici Kim Kimble e Kendra Harvey, un team di sei persone ha lavorato alle trecce lunghe 30 piedi nel corso di tre giorni. “Era il pezzo più pesante sul set”, dice Farinah, e forse il più pericoloso. “Non potevamo commettere un errore o lasciare accidentalmente andare le trecce”, mentre Beyoncé stava salendo la scala, “perché avrebbe potuto davvero rovinarle il collo e farle davvero male”. Ma, nota con sollievo, “alla fine della giornata, l’abbiamo fatto funzionare. L’abbiamo eseguito ed è un pezzo importante del film”.
Sorprendentemente, i capelli sono stati sviluppati separatamente dalla moda del film. “I capelli si sono collegati con la moda in modo naturale, e tutto ha fatto l’amore con l’altro sul set”, dice Farinah. “È stato il momento più incredibile. Tutto era complementare ad ogni abito”. Farinah attribuisce questa sinergia naturale ai rapporti di lavoro di lunga data del team del film. Lui e la stilista Zerina Akers, per esempio, hanno lavorato insieme al video musicale “Formation” nel 2016.
Farinah spera che lo stile intenzionale di Black Is King ispirerà “le donne nere a sentirsi libere di portare i loro capelli come vogliono e a non preoccuparsi di essere giudicate o di cosa direbbe qualcun altro”, dice Farinah. “Essere libere e liberarsi. Per abbracciare la tua bellezza, la tua struttura e per indossare la tua corona con orgoglio.”