Bandiera della Thailandia

bandiera nazionale composta da strisce orizzontali di rosso, bianco, blu, bianco e rosso. La bandiera ha un rapporto larghezza-lunghezza di 2 a 3.

La bandiera nazionale originale della Thailandia, in uso forse dal 17° secolo, era rossa semplice. Quando altri stati della zona mostrarono bandiere simili e il commercio aumentò, divenne necessario aggiungere un simbolo al disegno per una pronta identificazione. Nel 1782 un chakra (ruota) bianco, simbolo della dinastia regnante Chakri (Chakkri), fu messo sulla bandiera delle navi della marina, e nel 1855 sia la marina che le navi private mostrarono una bandiera rossa con un elefante bianco al centro. Il raro elefante bianco era stato a lungo un simbolo di buona fortuna associato alla nazione.

La Thailandia fu uno dei pochi paesi asiatici a sfuggire all’imperialismo europeo; tuttavia, le sue strette relazioni con l’Occidente portarono a diventare uno degli alleati nella prima guerra mondiale. Per onorare la relazione, il re Rama VI (Vajiravudh) modificò la bandiera nazionale in un disegno più “moderno”. Il 21 novembre 1916, l’elefante fu sostituito da due strisce bianche orizzontali su uno sfondo rosso, e il 28 settembre 1917, la striscia rossa centrale fu cambiata in blu. Questo diede alla Thailandia una bandiera con i “colori della libertà” usati dai suoi alleati Gran Bretagna, Francia, Russia e Stati Uniti. La marina ha adottato la stessa bandiera ma ha aggiunto un disco centrale rosso con un elefante bianco, un disegno ancora in uso oggi. Il rosso è visto come un simbolo del sangue che i thailandesi hanno versato per il loro paese, mentre il bianco è per le leggi religiose e la purezza del buddismo. Il blu rappresenta l’istituzione della regalità che guida la nazione.

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